Ringraziamo Simone Gambarotti per questa ricetta
Un piatto simbolo, un’icona della nostra cucina: oggi dalle cucine del Mulino Val d’Orcia vi proponiamo la ricetta dei nostri rigatoni alla carbonara.
Dove è nata la carbonara? Narra leggenda che questo piatto sia nato esattamente nel Vicolo della Scrofa di Roma. Proprio in una trattoria di questa strada, pare sia stata realizzata la prima carbonara, nel 1944. La storia più attendibile su questo primo piatto, infatti, racconta l’incontro tra gli ingredienti a disposizione dei soldati americani e la fantasia di un cuoco romano. Il risultato fu il prototipo degli spaghetti alla carbonara: uova, bacon (poi guanciale) e formaggio. Oggi vi proponiamo una ricetta super golosa con la nostra pasta biologica di grani antichi trafilata al bronzo nel nostro Mulino.
Allacciate il grembiule e cucinate con noi!
Ingredienti:
- Guanciale stagionato
- Tuorlo d’uovo
- Pepe nero
- Pecorino Romano
- Parmigiano Reggiano
- Rigatoni Mulino Val d’Orcia
Preparazione:
Tagliate il guanciale verticalmente a fettine spesse almeno un dito.
Disponetelo in una padella antiaderente fredda e fatelo “sudare” a fiamma bassa finché risulta dorato. Toglietelo lasciando il suo grasso, ormai sciolto, nella padella. A parte in una boule mettete un tuorlo ogni 80/100 grammi di pasta + 1 tuorlo per la boule. Aggiungere abbondante pecorino romano grattugiato e Parmigiano Reggiano grattugiato in un rapporto di 80/20, fino a formare un impasto denso. Aggiungete pepe nero macinato e mescolate il composto per bene.
A parte faremo scaldare dell’acqua non salata fino a una temperatura di 65°C e una volta raggiunta la temperatura la uniremo poco a poco all’impasto uova/formaggio fino a formare una crema. Incorporare anche un po’ di grasso di guanciale sciolto. Aggiungere qualche pezzetto di guanciale rosolato e conservarne un po’ da mettere sopra al piatto finito.
Nel frattempo cucinare la pasta fino al suo tempo corretto di cottura in acqua poco salata. Scolatela e unitela al condimento nella boule fino a quando non sarà tutto ben amalgamato. Impiattare e decorare col guanciale restante, una grattata di pepe nero e poco pecorino grattugiato.
Buon appetito!
Autore: Simone Gambarotti
Nato a Milano nel 1981, inizia a muovere i primi passi nel mondo della ristorazione iscrivendosi all’istituto alberghiero “Carlo Porta” dove si diplomerà nel 1999 con la qualifica di “Cuoco Tecnologo”. Nei primi anni ha lavorato in qualità di chef de partie in vari ristoranti Milanesi e lombardi, per poi trasferirsi in Puglia e assumere la qualifica di sous-chef e poi chef de cuisine.In oltre vent’anni di esperienza lavorativa si specializza nella cucina italiana regionale della Lombardia, del Lazio, della Puglia e della Sicilia.Ora si divide tra Sicilia e Lazio, dove si occupa per lo più di consulenze per nuove attività ristorative.
Instagram: le_chef_simon
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