L’autunno è ufficialmente arrivato e il nostro chef oggi ci propone una pasta e fagioli con una nota molto saporita: i taralli napoletani. Ricetta semplice, gustosa e facilmente replicabile con i nostri Sedani lisci Mulino Val d’Orcia Senatore Cappelli per regalarvi una coccola autunnale davvero sfiziosa.
Cucinate con noi anche oggi, allacciate il grembiule ed iniziamo!
Ingredienti e dosi per 4 persone
- Sedani lisci senatore Cappelli del Mulino Val d’Orcia 400g
- Fagioli borlotti 400g da cotti (freschi, secchi o in scatola)
- 2 taralli napoletani
- 2 rametti di rosmarino
- 3 spicchi d’aglio
- Lardo di Colonnata 50g
- Olio EVO q.b.
- Brodo vegetale q.b.
- Sale fino q.b.
Preparazione
- Se vengono usati fagioli freschi o secchi, lessarli precedentemente.
- Se vengono usati fagioli in scatola, scolarli e sciacquarli brevemente sotto acqua corrente.
Preparare un brodo vegetale e, quando pronto, aggiustarlo di sale. Mantenerlo caldo. Mondare gli spicchi d’aglio privandoli della parte centrale e sfogliare il rosmarino. Tagliare prima a fettine, poi a julienne e infine a cubetti molto piccoli il lardo di Colonnata. Tritare il rosmarino e l’aglio, unirli al lardo a cubetti e tritare ancora tutto insieme. Porre il battuto in una pentola antiaderente fredda e accendere la fiamma al minimo, questo consentirà al lardo di “sudare” e sciogliersi. Quando avrà rilasciato il suo grasso, aggiungere un po’ di olio EVO e continuare a soffriggere per qualche minuto. Aggiungere i fagioli, far insaporire per pochi minuti, aggiungere i sedani lisci e il brodo vegetale fino a coprire il tutto.
La cottura dei sedani è particolarmente breve, per cui dovrà avvenire a fuoco vivo per essere sicuri di ottenere la cremosità desiderata. Sbriciolare i taralli napoletani. Impiattare la pasta e fagioli, guarnire coi taralli napoletani e un filo d’olio EVO a crudo. Voilà!
Autore: Simone Gambarotti
Nato a Milano nel 1981, inizia a muovere i primi passi nel mondo della ristorazione iscrivendosi all’istituto alberghiero “Carlo Porta” dove si diplomerà nel 1999 con la qualifica di “Cuoco Tecnologo”. Nei primi anni ha lavorato in qualità di chef de partie in vari ristoranti Milanesi e lombardi, per poi trasferirsi in Puglia e assumere la qualifica di sous-chef e poi chef de cuisine.In oltre vent’anni di esperienza lavorativa si specializza nella cucina italiana regionale della Lombardia, del Lazio, della Puglia e della Sicilia.Ora si divide tra Sicilia e Lazio, dove si occupa per lo più di consulenze per nuove attività ristorative.
Instagram: le_chef_simon