Con il weekend in arrivo abbiamo più tempo e voglia di metterci ai fornelli e lo chef Simone Gambarotti ci propone un’altra ricetta sfiziosa, questa volta con cacio, pepe e asparagi! Cucinate con noi e i nostri Fusilloni di grano duro Senatore Cappelli Mulino Val d’Orcia, autentica espressione del nostro Mulino biologico e del nostro territorio. Pronti a cucinare con noi?
Allacciate il grembiule!
Ingredienti e dosi per 4 persone
- Fusilloni 400g Mulino Val d’Orcia
- Asparagi 1 mazzo
- Pecorino Romano grattugiato 200g
- Pepe nero macinato q.b.
- Burro 1 noce
- Sale grosso q.b.
- Sale fino q.b.
- Acqua non salata q.b.
Preparazione
Per gli asparagi: lavate e mondate gli asparagi. Tagliate obliquamente le punte e metterle da parte, mentre tagliare sempre obliquamente i gambi a tocchetti. Sbollentate le punte in acqua bollente salata per 1 minuto e poi fatelo con i gambi in acqua bollente salata per 5 minuti. Nel frattempo in una padellina antiaderente fate sciogliere una noce di burro e aggiungete i gambi degli asparagi. Macinateci sopra del pepe nero e fate spadellare per 5 minuti a fiamma viva. Tenete da parte le punte sbollentate perché andranno messe all’ultimo.
Per la crema Cacio e Pepe: grattate il pecorino romano e mettetelo in un contenitore per il frullino a immersione. Scaldate un po’ di acqua non salata e portatela a 65°C, versandola a poco a poco nel contenitore del pecorino. Nel frattempo frullate, fino a che non verrà ottenuta una crema densa, alla quale aggiungerete del pepe nero macinato grossolanamente o tritato nel pestello.
Per finire lessate i fusilloni per tutto il loro tempo di cottura. In una boule di vetro o acciaio mettere ¾ della crema di pecorino e tutti i gambi di asparagi, poi mescolare. Scolate i fusilloni, metteteli nella boule e mescolate. Infine disponete il tutto nel piatto, guarnite con le punte di asparagi e date una ultima grattata di pepe nero.
Ecco il piatto pronto, buon appetito!
Autore: Simone Gambarotti
Nato a Milano nel 1981, inizia a muovere i primi passi nel mondo della ristorazione iscrivendosi all’istituto alberghiero “Carlo Porta” dove si diplomerà nel 1999 con la qualifica di “Cuoco Tecnologo”. Nei primi anni ha lavorato in qualità di chef de partie in vari ristoranti Milanesi e lombardi, per poi trasferirsi in Puglia e assumere la qualifica di sous-chef e poi chef de cuisine.In oltre vent’anni di esperienza lavorativa si specializza nella cucina italiana regionale della Lombardia, del Lazio, della Puglia e della Sicilia.Ora si divide tra Sicilia e Lazio, dove si occupa per lo più di consulenze per nuove attività ristorative.
Instagram: le_chef_simon